La pizzica pizzica è una musica, un ballo, una tradizione.
Un tempo si ballava in occasioni familiari o nelle feste della comunità, in coppia tra persone dello stesso sesso o tra uomo e donna coppia. E’ un ballo ricco di figure e simbolismi, legati al mondo contadino e, a differenza di quanto oggi si tenda a sottolineare, non è solo un ballo di corteggiamento. Scandito a ritmo di tamburello può assumere diverse valenze, di divertimento, di scherno, di sfida (tra uomini sopratutto). La musica della pizzica pizzica veniva utilizzata anche nel rito etnocoreutico del tarantismo, e la storia del morso mitico della taranta continua ad affascinare ancora oggi studiosi e danzatori.
L’obiettivo del laboratorio, che si terrà sabato 16 marzo presso la Scuola Civica Alma D’arte è quello di condurre gli allievi a riscoprire e valorizzare forme di ballo tradizionale sopravvissute fino a noi e farne proprie le figure, la storia e la gestualità.
L’esperienza teatrale accumulata in anni di lavoro come attrice, porta l’insegnante Manuela Rorro a sviluppare un metodo che prevede la rottura dei codici tradizionali; partendo dalla conoscenza del ballo rituale, esplora il movimento e la danza anche attraverso l’ausilio di nuovi linguaggi, tra cui quello teatrale e quello del teatrodanza.
Il laboratorio è rivolto a tutti coloro che vogliano avvicinarsi al mondo delle danze del sud Italia, pur non avendo precedenti studi musicali o di danza.
MANUELA RORRO – fOCUS
Manuela Rorro, attrice, danzatrice, insegnante. Diplomata alla “Scuola di Teatro di Bologna Galante Garrone”, lavora in teatro, nel cinema e come performer.
Da anni si occupa di cultura popolare e ne approfondisce gli aspetti etno-coreutici. Studia etnocoreologia con Placida Staro. La sua preparazione è frutto di incontri con anziani e detentori del sapere contadino e del di lavoro di ricerca svolto nei luoghi dove permangono i riti e le feste più autentiche.
Dall’incontro nel 2007 con Maristella Martella, fa parte Tarantarte, associazione che promuove lo studio delle danze popolari del sud Italia e partecipa ad importanti festival come: “La notte della Taranta”, “Festival Oriente Occidente”, “Sponz Fest”.
Danza ed insegna nelle sedi stabili di: Bologna, Lecce, Firenze, Siena, Rovereto, Parigi.
Lavora con artisti ed esponenti del movimento popolare tra cui: Officina Zoè, Enza Pagliara, Antonio Infantino, Giovanni Amati, Anna cinzia Villani, Eugenio Bennato, Vinicio Capossela …
Il laboratorio è l’ invito a un viaggio nella cultura e nelle tradizioni musicali del sud Italia, per imparare a conoscerne i ritmi, le figure e il linguaggio ed entrare a pieno nell’atmosfera delle feste che fa danzare ovunque e a tutte l’età.”
come si fa per partecipare a questo uorchesciop